Si mette male per i dipendenti del settore musei provinciali. Così come si mette male per il presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora che, dopo i trasferimenti e la rimodulazione della pianta organica, è alle prese con un braccio di ferro con la Regione Campania. Insomma uno scenario non proprio confortante per l’amministrazione provinciale e per il suo presidente che probabilmente si è visto passare tutto sopra la testa ed ora cerca di rimediare ai danni. Purtroppo carta canta, così come il decreto firmato l’8 giugno, quando la Regione Campania con proprio atto già si era attivata, dopo i silenzi di Palazzo Sant’Agostino. Nel decreto le difficoltà maggiori sono per il personale dei musei provinciali. Trenta in tutto, tra custodi ed amministrativi che si sono ritrovati fuori dalla pianta organica provinciale, sulla base di una “promessa” da parte della Regione Campania di un ristoro. Il risultato, dunque, potrebbe essere questo: custodi e personale dei musei mese dopo mese dovranno attendere i mandati della Regione per vedersi pagate le mensilità, con la speranza di essere più fortunati dei colleghi “idraulico-forestali”. Per ora all’orizzonte c’è sempre un eventuale ricorso al Tar che potrebbe mettere in ordine le carte di Canfora, togliendolo, così da ogni imbarazzo di tipo tecnico e politico. Sui Musei provinciali, tra l’altro, pesa anche la presenza della società provinciale “Arechi Multiservice” ed il suo personale interno. Ma ancora c’è la vicenda dei 57 trasferiti e già firmatari di un contratto con la Giunta Regionale della Campania. Anche in questo caso avrebbe fatto tutto la Regione, all’insaputa – o quasi – del presidente Canfora che si è visto improvvisamente svuotato del personale. Per ora, nonostante i pressing, i dipendenti resteranno a Napoli. Poi, si dice, che si valuterà una soluzione che vedrà il lavoratore per tre giorni in servizio a Salerno e per gli altri due a Napoli. Quanto alla polizia «voglio sperare di ricomporre il quadro con la polizia provinciale e di trattenere a Salerno tutti gli uomini – ha detto Giuseppe Canfora – C’è un’iniziativa da parte della Regione e voglio sperare che si riesca a risolvere in maniera positiva. Restano ancora problemi e dubbi ma semplicemente perché il quadro normativo resta complicato, non privo di effetti collaterali e danni. Avevamo chiesto – prosegue Canfora – sulla funzione museale che i dipendenti restassero in Provincia di Salerno e dopo un confronto abbastanza duro in Regione siamo riusciti ad ottenere che i nostri dipendenti per tre giorni rimangono a Salerno e per tre giorni vanno a Napoli. Voglio sperare che questa situazione si chiarisca rapidamente perché dobbiamo far funzionare bene i nostri musei soprattutto in questo momento estivo in cui tante crociere fanno scalo nel porto di Salerno e tanti turisti hanno la possibilità di ammirare nel nostro capoluogo le bellezze storiche e architettoniche, paesaggistiche e museali. Abbiamo già escogitato – ha concluso il presidente della provincia di Salerno – un piano fino a fine settembre e poi da ottobre vediamo, ma ci sono ancora tante cose da chiarire in Regione Campania».
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